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Memorie di questa nostra cara città raccolte con diligenza e scritte con stile semplice, non senza un pizzico di arguta bonomìa. Sullo sfondo, le contradelle del centro storico, esplorate alla ricerca di qualche brandello del passato sopravvissuto agli assalti del piccone risanatore. Il tutto costellato da curiosità che sorprenderanno anche il lettore più attento e da notizie facete, per dare un po' di brio ad una materia di per sé cagione di nostalgici lai tra i cultori di venerande anticaglie. Lo sapevate, ad esempio, che nello stradario milanese compaiono ben quattro vie Crespi? E invece non ce n'è neanche una dedicata a Francesco Croce, l'architetto che realizzò la Gran Guglia del Duomo. Una data fatale: lunedì 15 maggio 1861, compare in piazza della Scala, presso lo sbocco della Galleria, il primo chiosco dei giornali... panico fra gli strilloni! Quattordici anni dopo, all'angolo di corso Vittorio Emanuele con via Pattari, fa capolino il primo orologio elettrico di Milano, finalmente non si dovrà più passare davanti all'orologio della torre del Broletto per regolare il proprio.